Smart working e sicurezza: proteggi la tua azienda ovunque

Lo smart working è diventato una realtà stabile per molte piccole e medie imprese italiane. Ma lavorare da casa o in mobilità espone a nuovi rischi informatici: reti Wi-Fi non protette, dispositivi condivisi e scarsa attenzione alla protezione dei dati possono diventare porte aperte per i cybercriminali.

Come possono quindi le aziende garantire sicurezza e produttività anche fuori dall’ufficio?

I rischi del lavoro da remoto

Quando un dipendente accede ai sistemi aziendali da casa, le protezioni della rete interna vengono meno. I rischi più comuni includono:

  • Furto di credenziali e dati sensibili tramite phishing o malware.

  • Connessioni non protette, spesso su reti Wi-Fi domestiche o pubbliche.

  • Dispositivi personali non aggiornati, privi di antivirus o firewall.

Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale la maggior parte degli incidenti informatici nelle PMI deriva proprio da errori umani o configurazioni non sicure.

Buone pratiche per uno smart working sicuro

Per lavorare da remoto in sicurezza non servono strumenti complessi, ma un insieme di buone abitudini e soluzioni tecnologiche affidabili. Ecco alcune linee guida fondamentali:

Usare una connessione VPN

Una rete privata virtuale cifra i dati trasmessi tra il dispositivo e i server aziendali, impedendo l’intercettazione delle informazioni.

Proteggere gli accessi con autenticazione a due fattori (2FA)

Anche se una password viene rubata, la 2FA impedisce accessi non autorizzati richiedendo un secondo codice di verifica.

Aggiornare regolarmente i dispositivi

Gli aggiornamenti risolvono vulnerabilità note. Un computer non aggiornato è una porta aperta per gli attacchi informatici.

Utilizzare strumenti di collaborazione sicuri

Preferire piattaforme con crittografia e gestione centralizzata degli utenti.

Formare il personale

La consapevolezza è la prima difesa: riconoscere email sospette e comportamenti rischiosi riduce notevolmente la probabilità di incidente.

Come gestire la protezione dei dati aziendali

Anche fuori sede, le informazioni aziendali devono essere gestite nel rispetto delle normative e delle buone pratiche di protezione dei dati.

  • Utilizza archivi cloud sicuri, con accessi profilati.

  • Evita di memorizzare documenti sensibili su dispositivi personali.

  • Attiva backup automatici per prevenire perdite in caso di guasti o attacchi ransomware.

L’obiettivo è creare un ecosistema digitale dove ogni elemento (rete, dispositivo e utente), contribuisca alla sicurezza complessiva dell’azienda.

Il ruolo del partner IT nella cybersicurezza

Affidarsi a un partner informatico competente permette di semplificare la gestione della sicurezza, anche in scenari complessi come lo smart working.

Un consulente IT può:

  • Monitorare i sistemi da remoto;

  • Gestire antivirus e firewall centralizzati;

  • Pianificare backup e politiche di aggiornamento;

  • Fornire supporto rapido in caso di incidenti.

Per le PMI, questa collaborazione rappresenta un investimento nella continuità operativa e nella tranquillità del proprio business.

La sicurezza informatica non è un optional, ma una condizione essenziale per lavorare in modo efficiente e senza rischi.

SISPAC supporta le piccole e medie imprese italiane nella configurazione di sistemi di smart working sicuri, offrendo consulenza, assistenza e soluzioni personalizzate.

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Persona che lavora da casa in smart working con dispositivi protetti e connessioni sicure.